martedì 26 luglio 2011

La fine del mondo storto

Ciao!
Torno per parlarvi di un libro che ho letto ultimamente e che vorrei consigliarvi.

Titolo: la fine del mondo storto
Autore:
Mauro Corona
Casa editrice:
Mondadori
Prezzo:
18,00 euro




" Un giorno il mondo si sveglia e scopre che sono finiti il petrolio, il carbone e l'energia elettrica. È pieno inverno, soffia un vento ghiacciato e i denti aguzzi del freddo mordono alle caviglie. Gli uomini si guardano l'un l'altro, hanno occhi smarriti e il terrore stringe i loro cuori. E ora come faranno? La stagione gelida avanza e non ci sono termosifoni a scaldare, il cibo scarseggia, non c'è nemmeno più luce a illuminare le notti. Le città sono diventate un deserto silenzioso, senza traffico e senza gli schiamazzi e la musica dei locali. Rapidamente gli uomini si accorgono che tutto il benessere conquistato, fatto di oggetti meravigliosi e tecnologia all'avanguardia, è perfettamente inutile. Circondati dal superfluo e privi del necessario, intuiscono che una salvezza esiste, ma si nasconde in un sapere antico, da tempo dimenticato. Capiscono che se vogliono arrivare alla fine di quell'inverno di fame e paura,"l'inverno della morte bianca e nera", devono guardare indietro, tornare alla sapienza dei nonni che ancora erano in grado di fare le cose con le mani e ascoltavano la natura per cogliere i suoi insegnamenti. Così, mentre un tempo duro e infame si abbatte sul mondo intero e i più deboli iniziano a cadere, quelli che resistono imparano ad accendere fuochi, cacciare gli animali costruendo trappole con i rami più teneri, riconoscere le erbe che nutrono e quelle che guariscono. Segnati dalla fatica e dalla paura, i superstiti si faranno più forti e insieme anche più saggi. La fine del mondo storto raddrizzerà gli animi, cancellerà la supponenza del ricco e punirà l'arroganza del povero, che si ritiene l'unico depositario di coraggio e resistenza. Resi uguali dalla difficoltà estrema, gli uomini si incammineranno verso la possibilità di un futuro più giusto e pacifico, che arriverà insieme alla tanto attesa primavera. Ma il destino del mondo è incerto, consegnato nelle mani incaute dell'uomo... Facendo un passo indietro per trovare la voce più pura e poetica della natura imperiosa, e balzando in avanti con la forza di un'immaginazione visionaria e insieme intensamente realistica, Mauro Corona ancora una volta stupisce costruendo un romanzo imprevedibile. Un racconto che spaventa, insegna ed emoziona, ma soprattutto lascia senza fiato per la sua implacabile e accorata denuncia di un futuro che ci aspetta."

Mauro Corona (Erto, Pordenone 1950) ha seguito fin da bambino il nonno paterno (intagliatore) in giro per i boschi. Nello stesso tempo, il padre lo portava a conoscere tutte le montagne della valle. Dal primo ha ereditato la passione per il legno, diventando uno degli scultori lignei più apprezzati d'Europa. Dal padre gli deriva l'amore per la montagna. Alpinista e arrampicatore fortissimo, Mauro Corona ha aperto trecento nuovi itinerari di roccia sulle Dolomiti d'Oltre-Piave. È autore di Il volo della martora, Le voci del bosco (entrambi tradotti in Germania), Finché il cuculo canta, Gocce di resina, La montagna, Nel legno e nella pietra, Aspro e dolce, L'ombra del bastone, Vajont: quelli del dopo, I fantasmi di pietra, Cani, camosci cuculi (e un corvo), Storia di Neve, Il canto delle manére e della raccolta di fiabe per ragazzi Storie del bosco antico.


La cosa che mi aveva colpito di questo libro è la copertina. L'immagine utilizzata secondo me è carica di significato. Leggendo poi la premessa, ho deciso di acquistarlo.
Non avevo mai letto romanzi di Corona, quindi non posso confrontarlo con altri, ma secondo me è un buon libro.
È scritto in modo chiaro, diretto, senza troppi giri di parole.
Corona descrive un mondo che, in seguito alla perdita di ogni fonte di energia non rinnovabile, è destinato alla morte. C'è quindi un rovesciarsi dei ruoli: i poveri diventano ricchi, quelli poco integrati nella società moderna (es contadini, "montanari") diventano il perno della nuova comunità.
Io sono completamente d'accordo con lui. Penso che abbandonare vecchi usi e tradizioni sia sbagliato.
In parte ciò che io vorrei fare con il mio blog è riscoprire qualcosa di perduto: molte volte non serve acquistare cosmetici e prodotti costosi, basta rovistare un po' nell'armadio e scoprire che possiamo essere autosufficienti.
Ovviamente quello di cui parlo io non vi salverà dalla catastrofe, però vorrei richiamare vecchie usanze che venivano tramandate da madre in figlia.

Non sono assolutamente in grado di parlarvi della parte stilistica del romanzo, non essendo competente. Posso solo dirvi che come la maggior parte degli scrittori moderni, Corona non si perde in lunghe descrizioni. Usa un linguaggio molto esplicito, in alcuni momenti anche crudo, che però è necessario in un contesto come quello raccontato.
Non si tratta proprio di un romanzo perchè non ci sono protagonisti.
L'unico neo di questo libro è la ripetitività, in alcuni punti, di alcuni concetti.

Per riassumere, vi consiglio questo libro. Mi ha fatto molto riflettere e ho deciso, dopo averlo finito, di cercare di ridurre al minimo gli sprechi nel mio stile di vita.


Spero possa interessarvi

un bacio

Giulia

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie mille per i vostri commenti!!